L’ ultimo periodo non è stato esattamente dei più facili anzi, se dovessi racchiudere la mia recente esperienza come padre direi che il termine più appropriato sarebbe “Frustrazione”.
Si perché capita a volte, più di quanto si pensi, che le cose non vadano esattamente come ci si immagina, coi figli difficilmente 1 + 1 è uguale a 2, con buona pace di chi spera di crescere i figli leggendo libri invece di parlare coi propri figli, di quei padri che delegano e poi raccontano la loro piccola versione della famiglia del Mulino Bianco 2.0 che poi adesso va tanto di moda.
No, a casa nostra (perché noi non abitiamo nel mulino ma in un condominio…), l’ ultimo periodo è coinciso con una crisi regressiva di Alma veramente importante, laddove per regressione sì intendono capricci a profusione per ogni minima cosa, richieste assurde e reiterate ad ogni ora del giorno (e della notte), rifiuto TOTALE verso ogni forma di disciplina.
Qualche esempio? Rifiuto di vestirsi, sia al mattino che la sera e non solo rifiuto ma anche ribellione fino ad arrivare alla resistenza passiva e credetemi, svestire e rivestire una bambina di quattro anni che non collabora è tutt’ altro che divertente, sia al mattino quando si hanno sempre i minuti contati, sia la sera con una giornata intera sulle spalle. Altro? A tavola va anche peggio o forse dovrei dire “sotto il tavolo”… e non aggiungo altro. Abbiamo poi la specialità della casa, il piagniucolamento, ossia l’ abitudine tutt’ altro che simpatica di parlare piagniucolando. Sullo sfondo un panorama fatto di capricci vari assortiti e in generale un atteggiamento che definire provocatorio mi pare riduttivo.
Non è facile fare il genitore, quello vero intendo (non che altri non lo siano, semplicemente ci sono genitori che delegano tutto il possibile per poi dipingere il loro quadretto familiare come una sorta di favola d’ altri tempi), e non è facile guardare la propria figlia dare il peggio di se in casa come fuori in barba a quanti pensano (e ce ne sono tanti) che i figli vengono su come vuoi tu, che se fanno i capricci è solo perché non li hai educati, che forse dovevi leggere il tal libro ecc. ecc. No, non è facile neanche guardarsi allo specchio sconfortato e chiedersi in quali misteriosi mari si sta portando la barca della vita con a bordo la propria figlia.
Va anche detto che a margine, ma neanche tanto, anche la vita di coppia tende a risentire di questo stress, non è facile reagire sempre nella stessa maniera e le divergenze sono frequenti, si insomma, quando si brancola nel buio non è facile procedere nella medesima direzione.
E quindi? E quindi ad un certo punto io ho gettato la spunga e ho chiesto un incontro con una pedagogista di fiducia conosciuta ai tempi del nido, è stata una buona idea, anche solo parlare della cosa con una professionista ci ha fatto bene, ci ha confortato il fatto che a suo prere non esistano ricette ideali per crescere i propri figli, in più ci ha aiutato ad analizzare i perché di una regressione così profonda. Il passaggio dal nido alla scuola materna assimilato in una certa maniera (diciamo non completamente digerito), con il particolare aggravante della sorella più piccola che in Quel particolare nido ci va ancora e sotto i suoi occhi! Le due strutture infatti sono comunicanti. Altro possibile nodo da sciogliere il menage familiare messo a dura prova da orari spesso e malvolentieri difficilmente compatibili con due bambine, è pur vero che mamma e papà non è che vadano a lavorare per divertimento… In più occorre mettere in conto periodi come quello trascorso, fanno parte del gioco, bisogna aspettarseli, rimedi? Navigare a vista, poche regole ma precise, tanto dialogo e un pizzico di fermezza.
E adesso veniamo alla “Nuova speranza”, da qualche giorno ormai Alma ha fatto un ulteriore cambiamento e stavolta in positivo, la sera ha preso l’ abitudine (in totale autonomia) di andare a letto da sola. La prima sera ad un certo punto si è alzata dal divano e ha detto: “Sono stanca vado a letto e voglio dormire da sola” la mamma l’ ha accompagnata ma dopo un po’ di nervosismo iniziale s’ è addormentata ed è arrivata dritta al mattino. Nelle sere seguenti la cosa si è ripetuta più o meno nella stessa maniera, “Vado a letto, ciao buonanotte!” niente richieste, niente coccole e tanta serenità!
Che sia la luce in fondo al tunnel?! Speriamo!