Roberto

 

Quella di oggi non è una vera e propria intervista bensì quello che succede quando si danno un tema più o meno libero e un foglio bianco in mano ad un artista, il tema è la paternità, ovviamente e la mente è quella del fotografo, autore e scrittore Roberto Radimir, un pezzo assolutamente da non perdere, così come il suo ultimo libro “Il naso della Sfinge

 

Ma cominciamo con la seduta di oggi:

–  “Ciao, raccontaci qualcosa di te”

– “Ciao a tutti, mi chiamo Roberto e sono un papà”. continua…

F@vole via e-mail

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Se c’ è una cosa che amo fare ultimamente è leggere la favola della buona notte ad Alma, si tratta di una mezz’ oretta scarsa in cui però sento mia figlia molto vicina, mi piace accompagnarla fra le braccia di Morfeo raccontandole di incredibili avventure e sono certo che molti padri condividono quest’ idea.

Ma ci sono due papà che sono andati oltre, Maurizio e Valerio hanno addirittura scritto un libro di fiabe! F@vole via e-mail per la precisione.

L’ idea nasce come una rivisitazione delle “Fiabe al telefono” di Gianni Rodari, che s’ inventò il personaggio del ragionieri Bianchi di Varese che, da buon agente di commercio, girava l’intera Italia tutta settimana da Nord a Sud e, per non far sentire la sua mancanza alla figlia, le raccontava per telefono una favola al giorno.

In questo libro gli autori come detto sono due, Maurizio Malavasi, scapestrato agente di viaggio che dovrà recarsi a New York per risolvere un casino di lavoro e Valerio Ciardi, spedito come un pacco a un corso di aggiornamento a Parigi dalla compagnia aerea per cui lavora. Due amici fraterni e una famiglia ciascuno con prole ‘digitale’ perché ormai tra e-mail, whattsapp, smartphone e tablet è molto difficile sfuggire al ‘ditino sulla tastiera’ anche per i più piccoli. Ognuno di loro rappresenta infatti la classica ‘famiglia tecnologica’ del XXI secolo in costante e continua comunicazione: è questo che gli permetterà la solenne promessa ‘ una favola al giorno’. Continua…

Teo

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Teo, 42 primavere, più che un padre separato direi un papà single, Matias 9 anni e una grande passione, il calcio!

Una giornata tipo: solitamente vado a prenderlo a scuola 2 o 3 volte la settimana, poi andiamo al parco o un attività sportiva, calcio o nuoto, poi a casa, compiti, cena, un po’ di tv giusto per rilassarsi, magari un film e poi a letto. Direi che il nostro rapporto e molto ludico, a parte i compiti cerco di fare cose che ci fanno divertire.

E nel week-end?
Dove abitiamo (una cittadina alle porte di Milano), il parco è il luogo che più aggrega in assoluto, durante la settimana e anche nei week-end, sopraqttutto d’ estate, in alternativa si va al cinema, una gita fuori porta, recentemente siamo stati in moto al Ticino, allo stadio, un museo o una mostra a Milano ma ripeto, tendenzialmente è il parco a far la pate del leone. continua…

Paolo

 

Paolo&ChiaraIn un passato neanche troppo lontano sono stato un grande appassionato di viaggi, mi sono anche preso delle soddisfazioni in questo senso, ma mi sono sempre domandato se e come sarebbe stato possibile conciliare degli spostamenti, anche importanti, con una famiglia, magari numerosa, Paolo sembra rispondere, virtualmente, a queste mie domande e non solo, un intervista molto interessante con qualche sorpresa.

Paolo, 44 anni, padre di Federica (16), Chiara (14) e Camilla (12).

Immediatamente dopo essermi laureato, nel 1995, sono andato a Londra dove sono rimasto per un anno e mezzo. Poi sono andato a Parigi (dove avevo già vissuto da studente per due anni) e Giulietta, mia moglie, mi ha raggiunto lì. Siamo rimasti in Francia per diversi anni e nel 2005 siamo partiti per Tokyo, dove abbiamo vissuto per 3 anni. Dal Giappone si è fatta una tappa in India, a Chennai, per un anno, e poi di nuovo a Parigi per altri tre anni. Ad inizio 2012 sono partito per San Francisco, il resto della famiglia è arrivato qualche mese dopo. Siamo ancora qui e probabilmente ci rimarremo un po’. continua…

Ale

ale e blanca1Se dovessi scegliere un aggettivo per descrivere l’ intervista di oggi, opterei per “positiva”, Alessandro, Ale per gli amici, mi ha subito colpito riguardo la sua voglia di raccontarsi e leggere la sua esperienza è stato per me molto bello, sono certo che anche voi rimarrete colpiti.

Ale ha 45 anni e da 5 vive a Tulum, riviera Maya, Messico, dopo una vita fatta di viaggi, passioni e avventure è arrivata, per scelta, Blanca che oggi ha 3 anni. continua…