Il lazzaretto

lazzarettoUltime dal lazzaretto di casa Ticozzi: al momento sono l’ unico sano! Che poi sano è un parolone, ho una tosse tipo tisi che mi tormenta da giorni ma a tutti gli effetti sono quello messo meglio meno peggio. Ovviamente per scatenare ogni malattia di stagione possibile immaginabile è bastato rimanere a casa in ferie (ferie? chiamiamole così…), una settimana con l’ idea quantomai risibile di fare qualche giorno al mare per respirare un po’ di aria decente. Se qualcuno non conoscesse la regola ecco un ripassino veloce: che i tuoi figli stiano bene, benissimo, siano dei super-eroi, non appena avrai prenotato per una breve vacanza, una cena con amici che non vedi da una vita o qualsiasi altro diversivo piacevole… i Nani si ammaleranno! e il resto della famiglia di conseguenza.

Ma iniziamo il bollettino medico:

Mamma: la tosse persistente degli ultimi giorni è sfociata in un autentica influenza (in forma leggera…), brividi di freddo, febbre, paracetamolo e tanto riposo.

Riposo appunto, con una bambina di due anni a casa con febbre e cagotto? Mettiamola così, meno male che in questa settimana sono a casa e non aggiungo altro.

Alma: Sabato scorso siamo andati in piscina, prima uscita stagionale e puntuale come una tassa è arrivato di tutto e anche di più. Come Simona mi ha fatto notare infatti, come lo scorso anno, dopo la prima lezione di piscina sono seguiti nell’ ordine: stanchezza, intorpidimento, debolezza, febbre, diarrea. Un caso? Boh! Vero è che metà della popolazione sotto i tre anni è a casa con qualche malanno di stagione, quindi così è… se vi piace (e se non vi piace ve lo tenete ugualmente). Ovviamente lo stato di saluto pessimo ha trasformato Alma in una specie di cozza e la mamma nel suo scoglio.

Devo dire che la settimana è stata abbastanza intensa, essere al servizio di due donne mi ha fatto ricordare una volta di più, quanto duro sia il mestiere di mamma, fare la spesa, rassettare, tenere Alma per concedere alla mamma almeno delle pause per riposare mi ha riportato alla mente esperienze passate in cui la parità di ruoli e di compiti si può (e si deve) toccare con mano.

Sono l’ unico sano dicevo, per il momento, ma sono anche contento di passare questo tempo con la mia famiglia, con il mio nucleo. Ovviamente avrei preferito qualche giorno in Liguria o in montagna ma per quello ci organizzeremo più avanti, per il momento mi “accontento” di vegliare su di loro e di rendermi utile come posso.

Guarite presto e bene amori miei, la vita ci aspetta!

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