Devo essere sincero, ultimamente il week-end si trasforma sempre più spesso in una prova di resistenza, una sorta di maratona, con la pazienza al posto dell’ energia e come in una maratona è necessario dosare le proprie energie, conoscere i propri limiti e agire di conseguenza. Il problema è che Alma riesce sempre a spostare il traguardo un po’ più in là e ad un certo punto
le energie finiscono la pazienza finisce, solo che nella maratona ti puoi ritirare, nel fare il genitore… no.
Il sabato in particolare è il giorno clou in questo senso, sia io che mia moglie non ci risparmiamo in fatto di attività, una visita alla fattoria, lo scorso week-end una festa di Halloween (poi un giorno qualcuno dovrà spiegarmi cosa diavolo ci sia di male in questa festa…), una mattinata passata al parco, una passeggiata in darsena, una volta ho provato a coinvolgere Alma in alcune commissioni tipo spesa o altro.
“Fin qui tutto bene“, come disse l’ uomo gettatosi dalla finestra del decimo piano una volta giunto al terzo, i problemi cominciano quasi subito a pranzo, scarso e scomposto, nonostante gli sforzi della mamma ai fornelli e la manica larga del papà sui modi, sono pur sempre bambini e io non sono certo uno che fa della compostezza a tavola il mio credo (anche perché se così fosse sarei già finito alla neuro…).
Di seguito il vero e proprio momento topico (in negativo) della giornata, il salto del pisolino. In pratica Alma, una volta terminato il suo approssimativo pranzo si svacca sul divano e non vuol saperne di dormire, non solo, spesso e volentieri si diletta a seminare giochi ovunque, saltare sul divano e trasformare ogni cosa in un potenziale problema.
Riguardo questo particolare momento noi le abbiamo provate tutte, il giretto fuori in passeggino (prima dell’ estate funzionava, poi ha mangiato la foglia e ora equivale a portarla al patibolo), giocare con lei in maniera pacata e tranquilla, in questo caso la sua soglia di attenzione non supera i tre minuti, dopodichè si stufa e si occupa dialtro.
Musica o canzoncine? Peggio che andar di notte, il risultato è che Alma comincia a ballare, a richiedere canzoni precise e a far capricci di ogni genere. Cartoni animati, la buona cara vecchia tv? Come sopra, il risultato è una bambina sovra-eccitata e molto incline al capriccio.
Ogni tanto capita che sfinita si addormenti, WOW festa grande!? No, perché in questo caso dorme come un ghiro in letargo e guai a svegliarla, il problema è che quando parte non si ferma più, si sveglia tardi, magari alle 17 se non oltre e a quel punto è si tranquilla e riposata, ma la sera avrà energie per stare sveglia fino a (troppo) tardi.
Da notare che io e la mamma alle 16 cominciamo a dare i primi segni di cedimento, soprattutto dal punto di vista nervoso, decidiamo quindi di uscire, non tanto perché fuori la cosa cambi quanto perché almeno all’ aperto ci schiariamo le idee. Ma senza pisolino in tasca la strada è ormai segnata, qualunque cosa si faccia il capriccio è sempre dietro l’ angolo e lo sconforto comincia a bussare alle nostre porte.
Arrivati a cena poi, sembra di affrontare il mortirolo, a tavola siede una bambina esausta, nervosa che tutto ha in mente tranne che mangiare e quelle poche goccie di pazienza che sono rimaste evaporano come acqua nel deserto, pasticci vari tipo mettere a mollo qualsiasi cibo nel bicchiere d’ acqua prima (forse) di mangiarlo, sono l’ inizio, la fine è l’ allontanamento brutale del piatto dopo poche forchettate, il capriccio per la tovaglietta, se c’ è non la vuole, se non c’ è non va bene lo stesso, il tutto condito da capricci vari e assortiti, sabato scorso, tanto per fare un esempio, si ostinava a volere uno dei cucchiai… disegnati sulla tovaglia!
Dopo cena, se vogliamo chiamarla cena, cominciano le richieste tanto assurde quanto insistenti di canzoni e cartoni animati o, in alternativa, giochi rumorosi e poco inclini al momento del pre-nanna, i giochi in legno ad esempio, sono tanto carini, ma se usati per picchiare sul pavimento lo diventano un po’ meno, stessa cosa per i mattoncini Lego, rovesciarne un contenitore (tipo cubo dell’ Ikea) intero sul pavimento non è proprio l’ ideale e guai a proporre, per la duemilacinquantaquattresima volta, il tappeto, pena, la sirena dei pompieri!
La giornata può finire in due maniere per Alma, o addormentata per sfinimento verso le 20:30 o andare avanti a oltranza fra capricci e richieste assurde, la seconda va per la maggiore ultimamente, In entrambi i casi sia io che la mamma siamo stremati e sconfortati. Tutto questo al netto di Sole.
La domenica? Un po’ meglio, quanto meno un oretta di norma riesce a dormirla, forse il sabato è una specie di valvola di sfogo per la settimana, non saprei.
In buona conclusione voglio chiarire, prima di tutto a me stesso, che avere dei figli è anche questo, la via da seguire non è quasi mai ben illuminata e forse ai genitori servono dei buoni occhiali ma è pur vero che in certi momenti si viene aggrediti dallo sconforto, l’ idea di stare sbagliando qualcosa, il sentirsi inadeguati per quanto ci si impegni… È una fase, un periodo così, ci sta sicuramente, basta avere (ancora) un po’ di pazienza e tenersi sempre allenati, buon week-end!