Fortuna

fortunaDurante l’ ultima settimana abbiamo avuto modo di pranzare e cenare con con altre coppie di genitori, figli di 3 e 1,5 anni e in entrambi i casi è saltata fuori una frase che mi ha dato da pensare, “Siamo proprio fortunati, il/la bambino/a è tranquillo, non ci fa disperare ecc ecc”, la riflessione sta proprio nel dare tutto il merito alla fortuna, io non ci credo, diciamo che la componente fortuna esiste sicuramente tanto quanto esistono dei tratti caratteriali innati ma non credo la cosa vada oltre il 30% (giusto per dare dei numeri), è apprezzabile che dei genitori diano tutti i meriti al caso ma io sono dell’ idea che vi siano anche altre ragioni dietro ad un comportamento che non esito a definire esemplare perché alla fine è proprio di questo che si sta parlando, quando un bambino di 3 anni ringrazia, chiede il permesso per giocare, non fa capricci quando gli viene negata una cosa o quando una bambina di un anno e mezzo mangia da sola e condivide i giochi con altri bambini non riesco a non pensare che va bene la fortuna, ma qualcos’ altro ci dev’ essere. Sia ben chiaro che io sono un semplice osservatore che considera e si pone delle domande per cercare di migliorare dal punto di vista paterno, se vedo un bambino capriccioso, che non ringrazia, urla o altro mi pongo le stesse identiche domande, il mio non è un giudizio sul “metodo”, quanto una curiosità, ammesso (e qui concordo con chi parla di fortuna), che un metodo esista, ogni genitore è libero di fare come meglio crede e ci mancherebbe, ma io sono altrettanto libero di chiedermi se certi comportamenti, a mio modo di vedere virtuosi, non siano figli di una determinata educazione oppure no, anche perché il genitore, ammettiamolo, è contento quando il proprio figlio dice grazie, per favore, azzecca i verbi, mangia da solo e via dicendo, non altrettanto quando pretende di mangiare davanti alla tv, fa i capricci per ogni minima sciocchezza, strappa di mano i giochi ad altri bambini al grido di “è mio!” eccetra eccetera e quando l’ età è misurata ancora in mesi è mio parere che l’ influenza di altri bambini non sia un argomento probabile. I bambini che abbiamo visto nell’ ultima settimana sono estremamente educati quindi e i genitori persone molto calme e pacifiche, ho notato essere molto attenti alle regole, non dico severi ma pittosto fermi, ho anche avuto l’ impressione che non vi fosse alcuna differenza di comportamento fra l’ essere ospiti e l’ essere a casa propria, credo sia abbastanza improbabile che un bambino di 3 anni sia educato a casa e mal-educato in trasferta o viceversa, anche perchè non ve ne sarebbe ragione, dico questo in quanto grande sostenitore delle regole, diciamo che pur fra mille dubbi, le vedo come quei paletti che delimitano un educazione degna di questo nome, fermo restando che occorre anche la giusta dose di elasticità mentale per eventualmente allargare o stringere il sentiero. Indagando sono arrivato alla conclusione che anche l’ ambiente è molto importante, una casa con tv sempre accesa, chiasso, orari sballati (specialmente di sera), non sono sicuramente d’ aiuto, tranquillità, abitudini e un ambiente sereno sono viceversa l’ ideale per la crescita del bambino, laddove per tranquillità s’ intende anche (e soprattutto direi), la spiegazione delle regole, qualunque esse siano, mai dire ad un bambino: “Non fare questa cosa perché no!” o “Perché lo dico io”, spiegare una, due, tre, cento, volte il perché di certi paletti, di certe regole è assolutamente necessario, ma sono dell’ idea che ciò possa avvenire solamente in un ambiente sereno, dove anche l’ inevitabile errore sia un mezzo per spiegare, quando necessario, il “perché si” e il “perché no”. Ricapitolando quindi, regole, ambiente sereno e fortuna, pare siano questi gli ingredienti per una buona tort… hem per una buona educazione, non saprei, fare il genitore è quella cosa che regala poche certezze e ti vende molti dubbi ma per quello che ho visto direi che la strada è quella, più stretta o più larga lo vedremo solo vivendo.

2 thoughts on “Fortuna

  1. Ciao Luca sono Simone, sono anche io un papa’, ho scoperto solo ora il tuo blog, mi piace molto, e ti voglio dire che ti ammiro molto per la tua forza d’ animo.
    Le tue “avventure” con Alma mi ricordano le mie, e questo mi fa molto sorridere.
    A presto
    Ciao
    Simone

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