Questo post inizia con un ringraziamento, GRAZIE all’ associazione l’ abilità, che mi ha dato la possibilità di provare un esperienza unica e legata ad un aspetto molto importante per i nostri figli, il gioco. Come spiegare il gioco… ai genitori? I ragazzi de L’ abilità hanno trovato un modo molto originale e concreto, una conferenza?
una presentazione con slide? No, niente di tutto ciò ma semplicemente facendoci provare in prima persona! Otto padri alle prese con varie situazioni, nel primo “momento” siamo entrati in una stanza con una parete completamente ricoperta di fogli bianchi (fogli a rullo per le lavagne portatili), sul tavolo dei colori a tempera, dei pennelli e una sola regola, colorate! Il risultato si può ammirare nella foto, quello che l’ immagine non può raccontare è l’ emozione di tornare bambini per un attimo, che gioia immergere pennelli e mani nei colori per dare libero sfogo ad una creatività rimasta sopita per chissà quanto tempo. La seconda tappa è stata puramente riflessiva, all’ interno dell’ area adibita ai giochi vi erano alcune stanze con all’ interno dei messaggi “come possiamo giocare insieme?” “cosa piace a te?” “qual’ è il tuo gioco preferito” e altri ancora, noi papà si entrava nelle varie stanze, ci si guardava attorno e si rifletteva sui vari messaggi poi la sorpresa dell’ ultima stanza, il terzo atto della serata, una stanza con dei tavolini e un infinità di materiale con cui creare un gioco, bottiglie e lattine vuote, pezzi di legno, polistirolo, carta, stoffa di vari colori e misura e ancora spago, tappi di sughero, pennarelli, bicchieri di carta, un’ altra dozzina abbondante di cose e via a lavorar di fantasia per creare dal nulla un gioco. Qui devo dire d’ aver visto dei professionisti all’ opera degni di una puntata di ART-ATTACK, veri e propri prototipi di automobili in miniatura, una giostrina e addirittura una locomotiva! Personalmente credo d’ aver capito di avere molto da migliorare, sia come fantasia che in fase realizzativa, bene così, un idea in più per il futuro. L’ ultima fase è stata quella dei saluti, collettivi e rituali, veramente un bel momento, come tutta la serata che mi ha riportato, anche se per poco, a quando ero bambino in modo da capire meglio quello che si prova giocando da bambini, un esperimento molto interessante e sicuramente da ripetere per non dimenticare che ogni tanto faremmo bene a fermarci a osservare e magari apprendere qualcosa dai nostri figli. Ah quasi dimenticavo, prima di congedarci ci è stato detto: “Fra di voi erano presenti due padri di bambini normalissimi… Buona serata!” Grazie L’ abilità