Uno sguardo al futuro, open day e un pizzico di burocrazia.

 

openday.jpgSettimana scorsa ci sono stati gli open day delle scuole materne, la cosa ci sta parecchio a cuore visto che Alma da settembre ci andrà e così ci siamo dati da fare e abbiamo dato un’ occhiata al possibile futuro delle nostre piccole, ne parlo al plurale perché la struttura dove andrà Alma sarà la stessa che accoglierà Sole dopo un anno e mezzo.

Devo dire che sono rimasto molto ben impressionato da tutte le strutture visitate, ne abbiamo viste quattro e pur con alcune differenze mi hanno veramente incuriosito. In particolare la cosa che più mi è piaciuta è il fatto che tutte le strutture siano dotate di giardino e che questo sia un luogo di attività. Altra nota positiva sono le insegnanti, la prima impressione forse non sarà tutto ma inevitabilmente ha il suo peso e a pelle l’ impressione è stata ottima.

 

Le differenze sono veramente dettagli, in ogni caso nei vari programmi sono comprese psicomotricità, arte e disegno, musica, lettura, esperienze tattili ed esplorazione dei vari materiali, devo essere sincero, non vedo l’ ora che Alma inizi quest’ avventura, è molto sveglia e sono certo si divertirà un sacco.

Delle quattro strutture visitate, una è molto bella, grande e rinomata, unico neo il fatto che ci sono sei classi più una primavera, il che significa centocinquanta bambini! Un’ altra è più piccola ma ugualmente carina, unico neo forse, la forte presenza di extracomunitari, il che significa un probabile ritardo per quanto riguarda la lingua, vero è che il rovescio di questa medaglia è un importante scambio culturale. La terza, in termini di distanza, è una bella struttura, con un giardino veramente grande, unico neo, il fatto che sia strutturato su tre livelli e con spazi (forse), un po’ sacrificati, venticinque bambini non sono pochi! L’ ultima materna è molto bella, nuova e “cugina” in fatto di amministrazione della prima, il neo in questo caso è che manca la classe primavera, il che ci costringerebbe ad altri due anni secchi di nido per Sole, calcolando che le strutture, nido e materna, sono una da una parte e una dall’ altra… non il massimo.

Le visite sono state molto istruttive anche se, in un certo senso, fini a se stesse, l’ assegnazione del posto infatti sarà deciso dal comune e dalle graduatorie, e qui veniamo alle dolenti note. In Italia la parola burocrazia è come un vicino ingombrante e rumoroso, tocca sempre farci i conti.

A proposito di burocrazia, quest’ anno il comune di Milano ha deciso di anticipare di DUE mesi (se non di più) il termine di presentazione del modello isee, che da accesso a tutta una serie di servizi e nel caso specifico è necessario per l’ iscrizione ad asili e scuole materne. La differenza? Nel caso del nido la differenza, nel nostro caso si aggira intorno ai cinquecento (500!)€ a bambina, non una differenza da poco. Lo stesso modello inoltre deve essere presentato entro la fine di marzo (lo scorso ano entro la fine di maggio), vale per l’ iscrizione a nido e materna per il mese di luglio, eh già, se siete genitori lo sapete, se non lo siete può suonare strano, ma è così, luglio non è compreso nell’ anno scolastico e per poter far frequentare al proprio figlio questo mese “extra” ad un prezzo umano (l’ alternativa è privatamente o a prezzo pieno, leggasi differenza di 500€ anche in questo caso), occorre presentare il modello isee, come già detto ENTRO LA FINE DI MARZO.

Sottolineo perché non è una novità da poco e, come molti sanno, non è una differenza di poco conto, se a questo aggiungiamo un CAF un po’ lazzarone, un’ informazione non proprio impeccabile all’ asilo, un po’ di distrazione nostra e un inspiegabile eccesso di burocrazia da parte di chi dovrebbe essere preposto a semplificare la vita di tutti, ecco ottenuto che siamo dovuti correre a reperire tutte le informazioni necessarie, trovare un CAF disponibile senza appuntamento per non trovarsi nei guai.

Speriamo vada tutto per il meglio e speriamo che Alma sia presa in una struttura vicino casa, due delle quattro sono perfette e speriamo che qualcuno al comune di Milano cominci a fare le cose venendo incontro alle famiglie, non dando l’ impressione di mettere ostacoli ogni volta che ne ha l’ occasione.

 

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