Guida (semiseria) ai programmi della tv per bambini

A casa nostra la tv è ormai un congegno che sta via via perdendo posizioni, sia io che mia moglie, tolta qualche rara (ma veramente rara!) eccezione, la usiamo per ascoltare musica e radio, al limite un film ogni tanto o qualche serie su Netflix ma per il resto il telecomando è in mano alle tiranne bambine e non perché noi si sia strani o anticonformisti, no, semplicemente ci siamo stufati della tv. Recentemente un’ amica che vive a Londra ha risposto ad una polemica che vedeva accusati Tom & Jerry (si, proprio quelli, il gatto e il topo…) di essere violenti e di rappresentare un modello altamente diseducativo, non entro nel merito della questione, non credo ce ne sia bisogno ma la cosa si collega perfettamente al perché noi abbiamo deciso di spegnere la tv. Prima di tutto i telegiornali, dove ormai si parla solo di morti, drammi e soldi, a ruota i programmi di intrattenimento dove si urla e basta, non parliamo poi di serie tv dove si spara, si scopa e poi si spara ancora, devo continuare?

Probabilmente ci perderemo qualcosa, ma di bambini che parlano come la televisione ne ho sentiti un po’ troppi per i miei gusti. Attenzione però, il fatto che noi si faccia tranquillamente a meno del fu tubo catodico non significa affatto che questo rimanga inerte, in effetti la situazione sopra descritta fa si che lo scettro il telecomando sia saldamente nelle mani di Alma e Sole!

A dire la verità la situazione è in deciso miglioramento, con l’ aiuto di tutti, nonna e genitori siamo riusciti ad ottenere che la tv sia accessibile solo dopo una certa ora. Non che ci sia una regola ma diciamo che prima delle otto le richieste vengono liquidate con una certa serenità, sia da una parte che dall’ altra, un esempio: “Possiamo vedere un po’ di tv?” “Ma no dai, prima mangiamo/giochiamo/qualsiasi altra cosa poi vediamo…”

E devo dire che la cosa viene accettata bene, senza particolari resistenze, dopo una certa ora invece, via libera ma calcolando che le operazioni della buona notte iniziano dopo le nove direi che si parla di un ora o poco più, risultato notevole, soprattutto se penso da dove eravamo partiti. Si perché in passato la situazione era decisamente diversa ed è proprio grazie a quest’ esperienza che oggi posso scrivere con un certo criterio dei programmi, cartoni in genere, che guardano le nostre figlie (si, in questo caso la diferenza fra maschi e femmine è ancora sensibile).

Ecco quindi una lista (semiseria) di cartoni con cui, giocoforza, ho dovuto convivere negli ultimi sette anni (SETTE ANNI!!!)

  • Peppa Pig: un classico ormai, la famiglia di scroti bi-dimensionali più famosa della televisione con la figlia dotata di voce e simpatia decisamente al di sopra della norma, per non parlare degli altri personaggi fra cui spiccano: La signora coniglio, stacanovista e sempre impegnata in uno dei suoi innumerevoli lavori, sono abbastanza certo che in terra britannica si parli di lei come un’ immigrata che porta via il lavoro ai locali dal Salvini locale. Che dire poi dell’ amichetta del cuore di Peppa, quel pozzo di simpatia di Suzi Pecora? Diciamo che ogni tanto ho qualche incubo con protagonista Titina la tartarughina e la capanna di Babbo Natale… Più che un classico direi un incubo!
  • Masha e Orso: Degna erede di Peppa pig, stessa copertura cioè a tappeto, stessa durata degli episodi, stessa età della protagonista (credo almeno), cambiano un po’ le vicende ma la presa sulle bambine è assicurata. Il cartone in se sarebbe anche carino, il problema è che le puntate fatte fino ad ora vengono ripetute a ritmo tambureggiante ad ogni ora del giorno e della notte e ad un certo punto uno ne ha anche piene le… tasche, abusato!
  • I Super-pigiamini (o Pj Masks): Sono gli ultimi arrivati ma c’ è da scommettere che ci terranno compagnia per molto tempo, per Alma è stato amore a prima vista e anche a scuola se ne sente parlare. Anche in questo caso l’ unico problema sarà la sovraesposizione, ne sono stati prodotti 26 episodi e al ritmo di 2/4 al giorno significa che ogni settimana si ricomincia da capo, tormentone!
  • Heidi, Siamo fatti così, I Puffi e Barbapapà: il classico che avanza, niente da dire, piacciono e sono interessanti, forse un dubbio, se funzionano questi perché non riproporre anche i vari Daitarn 3, Mazinga (quello normale, non quello sfigato di Mazinga Z), Pollon e via dicendo? O forse ci sarebbe da interrogarsi sulla reale necessità di produrre nuovi cartoni… Come il vino buono!
  • Oggy e i maledetti scarafaggi: Devo ammettere di non aver amato da subito questo cartone, non che adesso io ne vada matto ma di sicuro l’ avevo sottovalutato e non tanto per le vicende (vicende???) dei protagonisti quanto per la grafica, i colori acidi e la totale mancanza di dialoghi poi ne fanno un prodotto assolutamente di nicchia ma irrinunciabile, quantomeno per il pubblico adulto. Psichedelico!
  • Winx: sapevo della loro esistenza ancora prima di diventare padre ma ammetto di essermi fatto un’ idea abbastanza errata in merito e l’ ho capito dall’ interesse scrupoloso di Alma per queste smandrappone stivalate, truccate e messe giù da gara che manco il sabato sera nei miei peggiori incubi, no, non sono moderno… e non lo sarò mai!
  • Curioso come George: la simpatica scimmietta e il suo amico, l’ uomo col cappello giallo, probabilmente uno dei miei cartoni preferiti, simpatico, pulito, istruttivo, mai sopra le righe e spesso realmente interessante, piace alle bambine e piace a noi genitori, perfetto!
  • Hey Duggee: il cane capo-scout simpatico e sensibile con tutta la sua truppa, interessante, educativo, diretto ad un pubblico prettamente da nido ma con una grafica tanto accattivante quanto semplice e pulita, un prodotto estremamente curato e gradevole, british!
  • Topo Tip: ritornato in auge con una nuova veste grafica e un leggero cambiamento in fatto di storia, rispetto al passato infatti ora Topo Tip si presenta come un monello di prima categoria, capriccioso e sempre pronto a combinarne una in più di Bertoldo ma sempre pronto a redimersi e a far tesoro delle esperienze e dei consigli di mamma e papà… da prendere a ciabattate!
  • Teletubbies: ebbene si, sono ancora in circolazione e io li ricordo sempre con molto piacere un po’ perché sono stati uno dei primi programmi tv che Maia ha conosciuto (e amato) e un po’ perché ricordo ancora lo stupore incredulo nel vedere questo programma, i dialoghi, i filmati ripetuti due volte, i movimenti ai limiti della comprensione umana ma assolutamente comprensibili ai più piccoli (almeno spero), mettiamola così, se con “Ugly e i maledetti scarafaggi” siamo alla psichedelia direi che qui siamo nella meccanica quantistica dei programmi per bambini, assurdo!

Ce ne sarebbero altri, tanti altri, di oggi e di ieri, interessanti e leggeri che in questi anni mi sono dovuto sorbire più o meno volontariamente ma per uno cresciuto a manga e Simpsons direi essere probabilmente il minimo, anzi sai che c’ è? Ne scriverò ancora, si anche su Tom & Jerry!

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