A Venezia con i bambini

Quello di oggi è un articolo un po’ diverso dal solito, si tratta di guest-post. Ospito un articolo esterno e lo faccio molto volentieri, prima di tutto perché chi l’ ha scritto è un amico di vecchia data e poi perché tratta un argomento a me molto caro, quello dei viaggi. Negli ultimi anni ormai ho appeso lo zaino al chiodo, Claudio (l’ autore del post) invece no, ed è per questo che pubblico molto volentieri un suo articolo e poi, sotto sotto, avevamo proprio voglia di andare a Venezia!

 

In gondola

(Foto: Andy Hay in Gondola)

 

 

Venezia è famosa per essere la città degli innamorati, con i suoi canali e le sue gondole, ma per chi ci vuole portare la famiglia al completo? Com’è visitare Venezia con i bambini al seguito? Sorprendentemente Venezia ha parecchie attività e attrazioni per tenere impegnati i bambini, così che non diventino un intralcio alla vostra visita. continua…

Primi dubbi

il dubbio

Quella appena trascorsa è stata a tutti gli effetti la domenica dei primi dubbi, Mao o il Marchese de Sade?

Ma facciamo un passo indietro, domenica siamo andati a pranzo in un agriturismo alle porte di Milano con una famiglia amica. Il posto è molto carino, si mangia bene e ha un giardino dove i più piccoli possono dare libero sfogo al loro bisogno di gioco, soprattutto a livello fisico. Di bambini ce n’ erano veramente tanti e di tutte le età, da notare che è stato particolarmente bello vedere bambini che giocavano all’ aperto piuttosto che costretti a tavola con in mano un telefono e sorvoliamo sul fatto che speso e volentieri io, mia moglie e la coppia amica, eravamo gli unici adulti presenti.

continua…

Try walking in my shoes

PicsArt_1407232954513Ci sono cose che mi hanno sempre affascinato, una di queste sono i detti, i modi di dire (non i luoghi comuni!), che sono spesso intraducibili o che proprio nella traduzione racchiudono il senso del discorso e allora ecco che l’ italiano “prova a metterti nei miei panni” in inglese diventa “try wolking in my shoes”, che letteralmente sarebbe “prova a camminare con le mie scarpe” e Alma pare aver preso la cosa molto sul serio.

La cosa, oltre che farmi sorridere, mi ha anche portato ad una riflessione, spesso e volentieri noi obblighiamo i nostri figli a “camminare con le nostre scarpe”, esigiamo che bambini alle prese con la cosa più bella, la scoperta quotidiana del mondo che li circonda, camminino con scarpe di parecchi numeri più grandi, dando per scontate tante, troppe cose, cose da adulti poi, non cose da bambini. continua…

Elasticità

Vorrei essere chiaro fin da subito, la mia è  semplicemente di un opinione e come tale opinabile, ma credo che essere padri aiuti a sviluppare una certa elasticità mentale, ossia la capacità di adattarsi a diverse situazioni e a cambiare opinione se necessario. Detto così non pare neanche un granché ma al lato pratico le cose vanno spesso e volentieri in altro modo, continua…