Emergenza… PIDOCCHI!!!

L’ altro giorno nella bacheca del nido (e anche in quella della scuola materna) è comparso un simpatico cartello grazie al quale siamo stati informati che è in corso una vera e propria emergenza pidocchi su tutto il territorio cittadino! Io non so se si possa parlare realmente di emergenza su così grande scala ma è sicuramente vero che negli ultimi mesi il discorso pidocchi si è riproposto più e più volte volte fino a portarci realmente sull’ orlo di una crisi di nervi.

Prima di tutto ci terrei a spiegare/sottolineare alcune cose che, ho avuto modo di verificare, molti genitori ignorano:

  • Il pidocchio (Pediculus humanus capitis) è un parassita “obbligato” ossia vive sulla cute umana, al di fuori di tale habitat non sopravvive oltre le 24/48 ore e comunque ha bisogno di determinate condizioni, prima fra tutte una temperatura simile a quella cutanea.
  • Il fatto che non sopravviva lontano dalla cute umana o comunque in determinate condizioni è un particolare da non sottovalutare, una delle abitudini infatti è quella di lavare tutto, lenzuola, cuscini, peluche ecc.. ecc.. a 90°, si… ma anche no, in effetti bastano una o due notti all’ aperto e i pidocchi muoiono e di certo non depongono uova fra le trame del cotone del cuscino del letto di casa. Stessa cosa per il Nido (dove per altro i lenzuolini vengono lavati ad alte temperature).
  • Il nido appunto o la scuola materna o le scuole elementari, o qualunque altro luogo di aggregazione, è proprio qui che si possono prendere i pidocchi, in genere per contatto diretto, dico in genere perché il pidocchio non vola e non salta quindi deve avere il tempo per passare da un capello ad un altro, dormire o giocare a stretto contatto è generalmente il modo “migliore” per prendere i pidocchi ma al di là della questione dove e come occorre un minimo d’ impegno da parte dei genitori anche perché, come ci ha fatto notare una delle maestre di Sole al nido, il loro lavoro non è controllare se i nostri figli hanno o meno i pidocchi, quello dovrebbe essere un NOSTRO compito. In questo senso c’ è da dire una cosa, in una struttura provata (esclusivamente privata) dove vanno i figli di una conoscente, quando si verificano un tot. di casi di pidocchi la scuola chiude per un giorno e non per un caso strano bensì perché si suppone che in quel dato giorno (il medesimo per tutti), ogni bambino sottoponga i propri figli al trattamento anti-pidocchi. Purtroppo questa in una struttura comunale (o mista come la nostra) questo non è consentito, creando così disparità piuttosto seccanti. Penso infatti ad una struttura dove ci sono ad es. 25 bambini, magari un nido, dove i genitori cominciano con il non comprendere, poi ritardano e poi (haimè) mentono in merito ai trattamenti o semplicemente rinviano a “domani” il trattamento, ecco che difficilmente se ne verrà a capo.
  • A proposito di genitori, ecco alcuni commenti sentiti con le mie orecchie: -Pidocchi a mio figlio? Impossibile! -Ma io lavo la testa tutti i giorni a mia figlia, come ha fatto a prendere i pidocchi? -Mia figlia è bionda e i pidocchi non vanno sui capelli biondi! (questa mi mancava!) -Ma io non ho mica tempo di star li a guardare mio figlio, che tanto non li avrà di sicuro -Ma nel 2017 ci sono ancora i pidocchi?… Ma la vincitrice assoluta è stata una mamma che alla riunione del nido, singhiozzando, ha chiesto: “Quel problema possiamo ritenerlo superato? Vi prego ditemi di si, oddio non riesco neanche a nominarli quegli insetti schifosi, vi prego, ditemi che siamo fuori pericolo…” Ecco, cari genitori, chiariamo alcuni punti, anzi uno ma molto importante, i pidocchi non hanno NESSUNA relazione con la scarsa igiene, pare anzi che prediligano i capelli puliti. Seconda cosa, l’ ispezione deve essere fatta quotidianamente e con modalità quanto meno credibili, ossia alla luce del sole o sotto una lampada e con l’ aiuto di un pettinino a maglie strette (non non potete averlo a casa, dovete comprarlo in farmacia!). Nel caso vengano rinvenuti pidocchi o lendini poi occorre procedere subito con il trattamento (che sarebbe meglio tenere in casa sempre, proprio per evitare i rinivii  di cui si diceva prima.
  • Altro punto sono i trattamenti, il mio consiglio è di chiedere al farmacista di fiducia (se ne avete uno) o direttamente alla pediatra e, molto importante, di leggere bene e attenersi alle istruzioni (che possono cambiare da prodotto a prodotto). Un trattamento fatto in maniera errata o superficiale infatti non da alcuna garanzia. I rimedi della nonna? Acqua e aceto possono essere utili ma solo contro le lendini mentre è bene ricordare che esistono prodotti da usare su una cute infestata e altri che hanno un’ azione preventiva ma le due cose NON sono assolutamente da confondere. Sempre a livello preventivo possono essere utili dei prodotti naturali (oli essenziali di timo, lavanda, origano, olio di neem per dire i più famosi).

Bene, detto ciò vorrei anche aggiungere che sono ormai passati due mesi dai primi avvistamenti, da allora sono passati tanti soldini spesi (i prodotti per i trattamenti sono tutt’ altro che economici), parecchie ore passate a controllare le nostre bambine per altro non sempre collaborative e anche due tagli dal parrucchiere mentre continuo a sentire commenti estremamente stupidi in materia e a vedere chiome leonine che mi fanno dubitare della buona fede di tali genitori.

Ecco, giusto per concludere in tutta franchezza, cari genitori,  guardate i vostri figli, guardateli e impegnatevi perché anche questo significa essere genitori, occuparsene in prima persona e provvedere alle esigenze della comunità, non procrastinando o dando la colpa ad altri perché i pidocchi non sono una colpa, sono semplicemente una cosa che capita prima o poi e purtroppo anche più di una volta!

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