Le ultime settimane sono passate molto velocemente, non che siano mancati avvenimenti degni di nota, anzi, semplicemente le giornate scorrono secondo un tran-tran ormai consueto e rodato, nel bene e nel male. Nel bene perché l’ ambientamento di Alma alla materna procede (più o meno) bene, Sole al nido se la gode come un pascià e anche nei fine settimana le attività si susseguono con una certa intensità, nel male perché certi “scogli” sono lungi dall’ essere superati e a volte è lo sconforto, ahimè a prendere il controllo.
Ma partiamo dalle note positive, quando Alma non è stanca e non vuole fare i capricci è una bambina bravissima, molto dolce, curiosa e divertente, le piace fare scherzi e prendermi in giro, io di mio non mi sottraggo e la lascio fare, credo sia importante il saper prendersi con leggerezza e tutto sommato sono anche stufo di fare sempre la parte del papà inflessibile, primo perché non lo sono, anzi, secondo perché mi piace sentir ridere mia figlia.
Il problema riguarda semmai la misura, ecco, diciamo che sulla misura ci stiamo lavorando, al momento, semplicemente, ad un certo punto Alma perde la bussola e va a briglie sciolte. Questa cosa capita di solito verso sera, quando la stanchezza si fa sentire e il mix che ne esce è spesso e tanto imprevedibile quanto letale, si va dai salti alle capriole sul divano alle richieste assurde (ieri sera ha fatto i capricci perché voleva il ciuccio, peraltro mai usato in vita sua).
Il passo seguente è la nanna e se da un certo punto di vista si segnala un discreto miglioramento della routine è pur vero che siamo ancora inchiodati al “Non voglio dormire da sola!”, la fase di addormentamento è abbastanza semplice e tutto sommato piacevole, una o dua fiabe, qualche coccola e le braccia di Morfeo si spalancano con una certa disinvoltura ma è pur vero che tutta la pratica inizia un filo troppo tardi per i miei gusti (ormai sono più le 10 che le 9:30), per finire poi regolarmente dopo le 11… Troppo tardi anche semplicemente per pensare di fare qualsiasi cosa. La cosa che mi deprime è che non so dove intervenire per ottenere un po’ più di tempo per me (un film, un libro o semplicemente due chiacchiere con mia moglie sono tornati ad essere un miraggio!), senza perdere l’ occasione di mettere a letto Alma, cosa a cui sono molto legato.
Altro capitolo abbastanza nebuloso è la notte, il lettone è ancora off-limits, causa presenza di cucciolo di Gozzilla e a me non rimane che adagiarmi sul pur comodo divano, almeno fino a quando Alma non si sveglia e non viene a cercarmi… È un circolo vizioso, un autentico tunnel di cui non si intravede minimamente l’ uscita e lo sconforto è a livelli inversamente proporzionali al mio stato fisico ormai provato da notti passate, letteralmente alla bell’ e meglio.
E Sole? Ecco appunto, se di notte abbiamo un problema questo ha un nome, Sole! In buona sostanza la ragazza è assolutamente, totalmente dipendente dalla mamma, sia per addormentarsi che per dormire e quando magari capita che svegliandosi in piena notte trova me al posto della mamma caccia urla raccapriccianti che nella migliore delle ipotesi mi fanno sobbalzare dal letto. La cosa brutta è che ogni tentativo di calmarla risulta assolutamente vano, niente da fare, DEVE intervenire la mamma, punto. Aggiungiamo pure che oltretutto Sole è decisamente agitata durante il sonno e avremo un quadro abbastanza drammatico della situazione.
Per il resto Sole è veramente una sagoma, le piace ridere e far ridere, oltre che mangiare e tale proposito ricordo due episodi accaduti recentemente, il primo è relativo a qualche sera fa e occorre dire che Sole non ha alcuna intenzione di parlare, capisce e si fa capire perfettamente ma di parlare… neanche l’ ombra ma noi quella sera stavamo mangiando la pizza e Lei dopo aver tirato collo e braccia per raggiungere una fetta di pizza ha sillabato con immenso sforzo PI-ZZA!! Salvo tornare al suo mutismo (che poi mutismo non è, semplicemente rumoreggia invece di parlare), una volta ottenuto il risultato agognato. Il secondo episodio riguarda una cena, io stavo mangiando pasta con ceci e guanciale, lei del prosciutto con le carote (quindi era già al secondo), quando ad un tratto ha preso il suo piattino, l’ ha messo da parte, ha guardato me e il mio piatto e poi ha spalancato le fauci la bocca a chiarire le sue intenzioni HHHAAAAAAAA!!!! Più chiaro di così!